In occasione dell’evento “EXPO 2015” abbiamo deciso di intervistare Graziella, una delle biciclette più popolari in Italia, rappresentante sindacale dell’U.B.I.(Unione Biciclette Italiane)
Intervistatore: “Buongiorno Graziella, innanzitutto grazie per aver accettato di partecipare a questa intervista”
Graziella: “Il piacere è tutto mio, è sempre un piacere essere ricordata anche dai giovani”
I: “Beh, infatti, non si offenda, ma per l’età che ha, essere ancora un mezzo così conosciuto è un bel traguardo”
G: “Si devo proprio ammetterlo, e comunque non mi offendo, sembro tanto vecchia ma in realtà ho solo 48 anni. Il primo esemplare ha visto la luce nei favolosi anni sessanta, quando i quattro di Liverpool pubblicavano She Loves You e i giovani impazzivano per Easy Rider. Ci sono altre biciclette molto più vecchie di me, e di tutte noi Grazielle.”
I: “Nonostante questo, lei crede che utilizzare la bicicletta per spostarsi, per andare al lavoro, a scuola o per fare un giro, è ancora possibile?”
G: “Dipende cosa intende per “possibile”. Spostarsi con la bicicletta è molto facile, infatti permette di essere agili nel traffico e prendere le stradine che possono essere utilizzate solo da mezzi come noi, o soltanto dai pedoni.”
I: “Ma non pensa che sia pericoloso andare in bicicletta in mezzo al traffico impazzito delle grandi città?”
G: “Certo che no! Tutto è pericoloso nelle grandi città, basta fare attenzione, si deve rispettare il Codice ed evitare di intralciare gli automobilisti.
Bisogna poi ricordarsi sempre di indossare il casco e, quando si è in strada la sera, indossare la pettorina catarifrangente.”
I: “Ma la bicicletta, rispetto all’automobile, cosa offre in più?”
G: “Certo, la bicicletta non raggiunge la velocità di un’auto, ma pensa a tutto il tempo passato incolonnati la mattina. Usare una bicicletta non è solo una scelta sana, perché permette di restare in forma e di non inquinare, ma risparmi sulla benzina, e, soprattutto, sul tempo passato nel traffico.
Non sempre il mezzo più veloce è quello più efficace.”
I: “E dell’ambiente che ci circonda cosa ne pensa? Cosa ne pensa dell’aria che respiriamo nelle grandi città?”
G: “L’ambiente che ci circonda non è più quello di una volta, ovviamente. Ci sono molti più palazzi e strutture imponenti, ma io credo che dobbiamo essere in grado di apprezzare anche loro, e se proprio non ci riusciamo approfittiamo degli spazi verdi che ci vengono offerti, parchi, boschi … “
I: “Come si sente se pensa al fatto che ora il suo utilizzo non è molto diffuso come lo era molti anni fa?”
G: “Beh, certo, devo ammettere che questo un po’ mi rende triste; prima, quando le automobili non erano così diffuse, perché poche persone potevano permettersela, io ero il mezzo prediletto per fare viaggi anche molto lunghi, poi per un bel po’ di anni sono stata dimenticata e gli unici ad utilizzarmi erano gli appassionati, i ciclisti e, fortunatamente, i bambini. Oggi invece la bicicletta è un mezzo che ritorna ad essere utilizzato in maniera più significativa e con maggior entusiasmo. L’unica cosa di cui sono certa è che ormai noi siamo molto utili per percorrere brevi tragitti e, anche se è poco, questo un po’ mi consola.”
I: “Bene, grazie mille per aver risposto a tutte le nostre domande. Arrivederci signora Graziella”
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